Dal Centro sci di fondo di Tesero al caso dei trampolini, Report (VIDEO): "A Predazzo costi quintuplicati per le opere in vista delle Olimpiadi"
L'inchiesta trasmessa da Report su Rai Tre e realizzata da Claudia Di Pasquale con la collaborazione di Giulia Sabella, parte da Cortina d’Ampezzo, dalla tanto discussa pista da bob e arriva anche in Trentino
TRENTO. Dai dubbi sulla sostenibilità ambientale del centro di sci di fondo di Tesero a Predazzo dove i costi per le Olimpiadi sono quintuplicati. Il motivo? Due trampolini. C'è anche il Trentino nell'inchiesta "Sforo Olimpico" che è stata mandata in onda ieri sera da Report su Rai Tre.
Il reportage di Claudia Di Pasquale con la collaborazione di Giulia Sabella, parte da Cortina d’Ampezzo, dalla tanto discussa pista da bob, da dove si tagliano gli alberi anche nelle aree che dovevano essere mantenute e dai progetti che sono ben lontani dalla sostenibilità, per l'ambiente e le nostre tasche, tanto declarata nel dossier di candidatura iniziale. Ad essere citato nel corso dell'inchiesta anche il Dolomiti per i suoi approfondimenti proprio sulla pista da bob di Cortina.
Tra le località trentine protagoniste alle Olimpiadi, con le gare di sci nordico, ci sarà Tesero dove si trova il rinomato centro di sci di fondo. “Dal '90 ad oggi sono state organizzate più di 400 gare dei campionati di Coppa del Mondo” spiega Silvia Vaia, consigliera comunale di Tesero con delega allo Sport.
Nel dossier è stato inserito il fondo di Tesero come sede già pronta. I costi per le 'manutenzioni' però, con il passare del tempo, sono lievitati e sono ben lontani dagli 8,7 milioni previsti nel dossier di candidatura . “Oggi siamo a 19 milioni di euro – spiega Vaia – di cui 15 milioni finanziati dalla Provincia di Trento e il restante da un decreto governativo”.
A Tesero verranno poi realizzati degli spogliatoi interrati, il nuovo centro federale e anche nuovo impianto di innevamento sul quale, però, sono stati sollevati dei dubbi sulla sostenibilità ambientale riguardante il prelievo dell'acqua dal torrente Avisio visto che il prelievo sarà fatto “in deroga”.
Il caso poi di Predazzo dove si svolgeranno le gare olimpiche di salto con gli sci. Anche in questo caso i costi per i due trampolini sono notevolmente aumentati rispetto la previsione iniziale. Una struttura fantastica, la migliore sede italiana per questa disciplina, regolarmente utilizzata per la coppa del mondo.
“E' evidente che una struttura nata nel 1990 necessita dopo 30 anni di una manutenzione” ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici del comune di Predazzo, Paolo Boninsegna. Ma dalla manutenzione alla demolizione il passo è breve e oggi i trampolini di Predazzo usati per le gare non ci sono più, li hanno smantellati per costruirne due nuovi di zecca.
Ed è così che i costi sono lievitati, passando da 8,7 milioni previsti nel dossier di candidatura (di cui la maggior parte per lavori temporanei legati all’evento) a oltre 41 milioni di euro. “Sono emersi determinati problemi che hanno portato a rivedere i quadri economici. I trampolini esistenti non potevano essere usati perché non erano più come richiesto dalle normative”.
Tutti interventi che contrastano con quanto presentato nel dossier con cui Milano-Cortina si sono aggiudicate le Olimpiadi puntando sulla sostenibilità ambientale e sull'utilizzo degli impianti esistenti.